Sulla Via - Pandolfi Vanni

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Sulla Via

Chiese , abbazie, borghi medievali , case coloniche della tradizione contadina ottocentesca, luoghi e santuari di fede e resistenza, antiche locande per ristorarsi  collegate da strade bianche e polverose , piccoli sentieri nascosti che si arrampicano sui crinali per poi ridiscendere a valle.
Esiste un  ambiente “nascosto” nel nostro Paese, solcato da stradine e sentieri  millenari utilizzati da pellegrini e cavalieri, dagli antichi popoli delle  campagne e montagne.  Un ambiente preminentemente silenzioso, al riparo dal rumore e frastuoni cittadini, la cui aria profuma ancora di vita, di  bosco e campagna e non di smog e veleni.  Non è presente  competizione ma fratellanza nell’esplorazione, non vi è ansia ma solo tranquillità.
Zone montuose dell’Appennino, pezzi dell’antica Via Francigena, sentieri alpini; un territorio “ignorato” dai piu’ ma  dotato di caratteristiche ed influenze benefiche sull’uomo nel suo complesso.  In molti camminano su questi spazi riparandosi da un ambiente urbano e da un  sistema  stressante ed  antiumano nel quale sono immersi quotidianamente.
E’ un racconto di Incontri su queste strade, principalmente con sé stessi , con la Natura e poi  con altre persone, altri “camminatori” che hanno scoperto anche loro questa  Medicina formidabile.
Luoghi che hanno subito alcune trasformazioni dettate dallo scorrere del tempo ma nei quali   è possibile ritrovare tracce antiche che si mescolano con quelle della contemporaneità , luoghi che sono ponti tra passato presente.
Sono Fotografie raccolte in questo particolare territorio, spazi nel quale lo spirito e la mente si calmano tornando ad intravedere un barlume di libertà esistenziale. Lontano da tutto ma vicini a se stessi . Fotografie dalle tinte grigi perché non vi è e non c’è bisogno di drammatizzazione, di emozioni urlate ma vogliono riflettere un equilibrio “gentile”  che è mia volontà incamerare e trasmettere nel risultato finale.
E’ un “cammino fotografico” che è iniziato anni fa, in accrescimento, in cui nuove fotografie vengono aggiunte settimana dopo settimana, mese dopo mese. E’ la cattura di quelle sensazioni vissute e di quei luoghi che mi piace “portare a casa” per immergermi in essi  ancora altre volte.  E’ inoltre il rubare pezzetti di quella Medicina per portarla nella quotidianità, nella quale credo che, proprio di questi tempi, serva come non mai.




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